martedì 3 febbraio 2015

Pulcini finiti pestandoli come uva: indagati i padroni dell’azienda


<< I responsabili e il veterinario del più importante incubatoio della provincia, uno dei principali a livello nazionale, sono sotto indagine per maltrattamento e uccisione di animali.
I pulcini maschi, considerati scarti di produzione, sembra venissero schiacciati e uccisi pestandoli con i piedi, proprio come si fa con l’uva. http://brescia.corriere.it/notizie

Solo in Italia molti milioni sono i piccoli ‪#‎pulcini‬ maschi che ogni anno appena nati vengono uccisi. Quanto accaduto a Brescia è infatti illegale solo per il metodo. Quanto consentito dalla legge europea non è però meno brutale: utilizzare un tritacarne.>> Cit. https://www.facebook.com/essereAnimali?fref=ts

Le GALLINE negli allevamenti intensivi Un’investigazione di Essere Animali 

<< Carenze fisiche (creste abbassate e zampe bianche)
  La totale mancanza di luce solare, unita ad una dieta completamente inadatta induce in questi animali numerose carenze dal punto di vista biologico. I segni più visibili sono i colori smorti delle creste e dei bargigli, la loro scarsa consistenza e il pallore delle zampe.
Malformazioni del becco
  L’amputazione del becco modifica la capacità di beccare delle galline e causa l’insorgere di malformazioni. Oltre al trauma della mutilazione gli animali devono convivere con problemi e dolori costanti dovuti all’esposizione dei centri nervosi.
Infezioni e malformazioni alle zampe
  La crescita incontrollata delle unghie porta spesso gli animali ad impigliarsi nelle maglie della rete. Questo degenera a volte in fratture e lussazioni e comporta sempre dolore e disagio costanti.
Il contatto continuo con gli escrementi (soprattutto negli allevamenti a terra) induce infezioni agli arti inferiori. Nessuna di queste problematiche viene curata o minimamente presa in considerazione. La morte di alcuni individui è un fattore che poco incide sui grossi numeri della produzione e per questo tollerato dall’allevatore, che non prende in minima considerazione la loro sofferenza.
Morti e feriti gravi
  La presenza di cadaveri è stata costante in ogni tipo di allevamento visitato. In alcuni casi abbiamo trovato carcasse in evidente e avanzato stato di decomposizione, beccate e calpestate dagli altri animali, utilizzate come punto per depositare le uova o come superficie più comoda della grata metallica dove posarsi. Ci siamo imbattuti spesso in animali agonizzanti, scossi da spasmi o incapaci di muoversi o di reggersi sulle zampe. E’ frequente trovare nei capannoni delle tabelle nelle quali sono conteggiati i morti giornalieri a dimostrazione di quanto questa eventualità non sia solo accettata ma prevista e monitorata per valutare fino a che punto incide sul profitto generato.
Celle frigorifere piene di cadaveri
 L’entità della mortalità all’interno degli allevamenti non è percepibile fino a quando non ce la si trova dinanzi.
E’ sempre presente nei pressi dell’allevamento una cella freezer in cui vengono ammassati i cadaveri di tutti gli individui che non sopravvivono a queste torture quotidiane. Vere e proprie montagne di corpi che emergono dal vapore della condensa e colpiscono con la forza di un treno in corsa.
Plumofagia e problemi al piumaggio  
L’aggressività dovuta alle terribili condizioni di vita si traduce spesso per le galline nel beccare le piume dei propri simili. La mutilazione del becco limita in parte le ferite che gli animali si provocano ma non impedisce loro di strapparsi le penne e le piume, in alcuni casi, fino a spennarsi completamente. In altri casi è lo sfregamento con la gabbia a rovinare le penne delle ali o a consumare completamente le piume dell’addome.
Alimentazione indotta  
E’ capitato di trovare capannoni con luce accesa a qualunque ora del giorno e della notte. Nei casi in cui abbiamo trovato animali al buio abbiamo notato un fenomeno molto esplicativo. Ogni qualvolta li abbiamo illuminati per le riprese video o le fotografie abbiamo assistito ad una vera e propria corsa al cibo. Questo fenomeno viene assecondato e incentivato nei momenti in cui è necessario sviluppare la crescita degli animali in breve tempo.
Sovraffollamento
  Il sovraffollamento è l’essenza stessa dell’allevamento. Allevare è esattamente questo: creare delle situazioni di estrema concentrazione di specie animali per trarne profitto. Non esiste un limite tollerabile di affollamento. E i numerosissimi problemi che abbiamo testimoniato lo dimostrano.
 Essere costretti a calpestare i propri simili per dormire, per raggiungere il cibo o semplicemente per spostarsi di pochi centimetri; passare mesi e mesi senza mai poter aprire le ali o senza mai perdere il contatto con altri individui, essere costretti ad una vita di interminabile disagio e sofferenza non sono situazioni che siamo in grado di comprendere a fondo. >>

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