giovedì 20 novembre 2014

LAV:
"Arriva in Italia il primo Comune Vegan Friendly.
La Giunta di Finale Ligure ha dato il via al progetto proponendo a tutti i ristoratori della zona che aderiranno di servire nel loro menu un piatto o un prodotto vegano.
Un’esigenza dettata dal fatto che in Italia siamo ormai in tantissimi ad aver scelto un’alimentazione vegana o vegetariana.
Bravi, davvero i nostri complimenti a Finale Ligure.

Animal EQUALITY

"IN ESCLUSIVA! - Ieri abbiamo diffuso la nostra ultima investigazione sul commercio di #pelliccia di cani-procione e volpi, grazie ad un servizio esclusivo andato in onda sul programma Striscia La Notizia, a cura diEdoardo Stoppa. Il servizio è stato realizzato in collaborazione con i nostri attivisti che hanno raccolto, grazie all'uso di telecamere nascoste, testimonianze all'interno dei negozi di Milano e Roma sulla disinformazione che viene data ai possibili acquirenti. Più di 7 milioni di persone hanno visto il servizio ed ora hanno la possibilità di scegliere come agire.
GUARDA il servizio e CONDIVIDI la notizia!
➤ http://bit.ly/Cani-Da-Pelliccia

VISITA E FIRMA IL TUO IMPEGNO!
➤ http://bastamodacrudele.org/

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giovedì 13 novembre 2014

Comunicato LAV

<< "GLI INDESIDERABILI": INAUGURA LUNEDI' 17 NOVEMBRE A TORINO LA MOSTRA DELLA LAV DEDICATA AGLI ANIMALI CON I QUALI E' POSSIBILE CONVIVERE. FINO AL 17 DICEMBRE PRESSO L'URP DELLA REGIONE PIEMONTE


                               

                               
  
“Gli Indesiderabili” è il tema della mostra della LAV che si inaugura lunedì 17 novembre a Torino, presso l’Urp della Regione Piemonte (ore 17) dedicata agli animali con i quali è possibile convivere. 

La mostra, curata da Matteo De Mayda, Fabrizio Urettini e da Elisa Fabris, sarà visitabile presso l’Urp fino al 17 dicembre (lunedì-venerdì ore 9-13, 14-16).

All’inaugurazione interverranno: Gualtiero Crovesio, Responsabile LAV Torino, Consolata Guglielminetti, Responsabile Educazione e Scuola LAV Torino, Massimo Vitturi, responsabile LAV settore Fauna selvatica, e i curatori della mostra. 

In Italia 4 persone su 10 vivono con uno o più animali: si tratta per la maggior parte di cani e gatti [Fonte: Eurispes 2014] che sono parte integrante di milioni di famiglie, ospitati e accuditi con affetto e con responsabilità. Ma non è così per tutti gli animali: altri infatti, sono maltrattati, allontanati, osteggiati perché considerati invasivi, pericolosi, perfino nocivi. La contraddizione è che spesso questi animali mal tollerati, sono stati introdotti nell’ambiente proprio da mani umane… spesso con superficialità o per “moda”, trascurando del tutto le conseguenze per gli animali stessi o per l’ambiente.

La mostra vuole proporre un nuovo punto di vista nei confronti delle centinaia di migliaia di animali uccisi ogni anno nel nostro Paese, senza alcuna reale necessità, spesso per una malsana intolleranza. Se la nutria avesse il musetto di un cucciolo di cane, se il colombo avesse l'eleganza di un Pavone, forse il nostro approccio con questi animali sarebbe diverso e molto probabilmente oggi non sarebbero dipinti come “flagelli”.

Non esistono animali dannosi, gli animali fanno gli animali e basta. Siamo noi umani che utilizzandoli a nostro esclusivo beneficio, sradicandoli dai loro luoghi di origine e traslocandoli in aree sconosciute, assumiamo comportamenti dannosi. Siamo noi umani che rubiamo ogni giorno ettari di aree silvestri ricoprendole di bitume e cemento, rubando così territorio agli animali selvatici che saranno costretti alla ricerca delle risorse per vivere nelle nostre periferie urbane.

La grande sfida per il futuro del nostro Pianeta e quindi di noi esseri umani, consiste nello sviluppare la capacità di vedere nell’altro – sia esso umano o animale -  un compagno con il quale disegnare nuove prospettive di civile convivenza. Questa mostra offre un piccolo spunto di riflessione, per gli uomini di domani, per gli animali, per una convivenza rispettosa. 

Torino, 12 novembre 2014 >>

Comunicato LAV

<<Torino ospita ancora una volta un circo con animali (e le sue immancabili affissioni abusive), nonostante siano trascorse solo poche settimane dallo storico maxi-sequestro di tutti gli animali detenuti da un circo in Sardegna. 
LAV: “Circo con animali è fuori dal tempo. Il Comune incentivi spettacoli alternativi e il pubblico scelga intrattenimento senza crudeltà”.

Domani, 14 novembre, debutterà a Torino al Parco della Pellerina il circo Darix Togni. Lo spettacolo comprenderà numerose esibizioni nelle quali molti animali quali elefanti, cavalli, tigri e altri saranno costretti a compiere esercizi totalmente estranei ai loro comportamenti naturali.

La LAV ricorda con soddisfazione il maxi sequestro di tutti gli animali detenuti dal circo Martin, avvenuto alcune settimane fa in Sardegna grazie alla collaborazione dell’associazione stessa con il Corpo Forestale dello Stato e con la Born Free Foundation. Tuttavia rileva con rammarico che, nonostante i sequestri nei circhi per le pessime condizioni di detenzione degli animali siano in aumento, il Comune di Torino continua ostinatamente a scegliere i circhi con animali.

“Sollecitiamo l’ASL e tutti gli organi competenti ad effettuare i controlli necessari affinché si rilevino eventuali irregolarità e maltrattamenti nelle modalità di detenzione degli animali del circo Darix Togni – afferma Gualtiero Crovesio, Responsabile LAV TorinoGli animali hanno diritti e dignità che nessuno dovrebbe calpestare, tantomeno per ragioni ludiche o commercialiIl circo con animali è fuori dal tempo, e non incontra più la sensibilità della maggioranza delle persone. Per questo sono sempre di più gli stati nel mondo che hanno deciso di dire basta all’uso di animali nei circhi. Il Comune incentivi finalmente spettacoli alternativi anche a Torino e il pubblico scelga forme di intrattenimento senza crudeltà” - conclude Crovesio.

La LAV sottolinea come i circhi non rappresentino solo un’inaccettabile ingiustizia a danno di individui innocenti e un triste esempio di assistenzialismo statale (sono infatti milioni i fondi pubblici annualmente versati nelle loro casse), ma anche un pericoloso insegnamento per i bambini, che - come confermato da un documento sottoscritto da oltre seicento psicologi lombardi - in questo modo imparano a divertirsi di fronte a scene che prevedono l’umiliazione e la derisione altrui, e questo può inoltre generare nei giovanissimi un senso di sfiducia nei confronti degli adulti.

L’obiettivo della LAV non è quello di abolire l’attività circense, che fin dall’antichità affascina e diverte persone di ogni età, ma sostenere un circo moderno e sano, fondato sul rispetto per gli individui, e che rappresenti quindi una mera manifestazione delle capacità e abilità che l’essere umano mette volontariamente in gioco.

La LAV invita infine tutti i commercianti a non esporre le locandine del circo: affiggendole, rischiano di incorrere in pesanti sanzioni, trattandosi spesso di affissioni abusive, prive di autorizzazione, sulle quali la Polizia Municipale ha l’obbligo di intervenire perché chiunque promuova un’attività commerciale è tenuto a pagare gli spazi pubblicitari. A tal proposito, tre anni fa fu comminata una sanzione pari a 140.000 euro a carico del Circo Americano, reo proprio di aver tappezzato la città di manifesti abusivi.

“Facciamo appello a tutti i cittadini affinché ci segnalino a lav.torino@lav.it gli indirizzi delle vetrine sulle quali sono affisse le locandine abusive del circo Darix Togni, riconoscibili dall’assenza del timbro del comune -conclude la LAV – perché non è accettabile, tantomeno in tempi di crisi economica, che il circo goda impunemente dell’uso gratuito di spazi che qualunque impresa commerciale deve pagare per poter utilizzare”.

Torino, 13 novembre 2015 >>

Libretto "Dalla fabbrica alla forchetta: sai cosa mangi?"

Guida pratica di 100 pagine, ricca di informazioni, riflessioni, approfondimenti, dati statistici e consigli pratici. E' suddivisa in due sezioni: la prima, intitolata "Dalla fabbrica alla forchetta", racconta tutti i "lati oscuri" dell'allevamento intensivo, la seconda parte, lo "Starter-kit vegetariano/vegano", racconta cosa fare "per cambiare". Contiene un menu bisettimanale di esempio - perfettamente equilibrato, studiato da un dietologo - accompagnato da tutte le ricette necessarie per la sua realizzazione, ben 70 ricette completamente vegan!

Disponibile solo la versione elettronica da scaricare gratuitamente. SCARICA QUI

La produzione delle uova

"Negli allevamenti che producono galline ovaiole, i pulcini maschi (inutili al mercato in quanto non in grado di produrre uova, né adatti per razza alla produzione di carne di pollo) vengono normalmente gettati vivi in un tritacarne, o soffocati in buste di plastica, o ancora gassati per essere poi smaltiti come "rifiuti speciali".
Precisiamo che si tratta di pratiche perfettamente legali e facenti parte dei "normali" cicli industriali degli stabilimenti di incubazione, praticamente di tutto il mondo.
Perché produrre uova significa quindi uccidere animali? Sentiamolo dalle parole di un allevatore di galline ovaiole che già nel 2001 spiegava quanto segue. Vediamo qual è la realtà.
SOS SMALTIMENTO IN DISCARICA PER PULCINI MORTI (ANSA)
ASTI, 3 FEB 2001 - Preoccupazione per lo smaltimento in discarica di quintali di pulcini morti, prima destinati alle industrie produttrici di farine animali, è espresso dagli allevatori dell’astigiano. L’ SOS viene, in particolare, dall’azienda “Valversa” di Cocconato dove c’è il più grande impianto italiano di incubatrici per pulcini. “Ogni settimana - spiega Valerio Costa, uno dei fratelli titolari dell’azienda - dalle nostre incubatrici nascono 260.000 pulcini. Circa metà sono femmine e vivono per diventare galline ovaiole, l’altra metà maschi e vengono uccisi”. Ogni settimana, dunque, tra pulcini morti e gusci d’uova, circa 300 quintali di scarti riempiono almeno 2 autocarri che, fino a quindici giorni fa, erano destinati alle fabbriche per le farine animali a un
costo di 30 lire al chilogrammo. Adesso il sindaco di Cocconato, Carlo Scagno, dopo aver sentito tutte le autorità sanitarie regionali, ha emesso un’ordinanza che consente lo smaltimento nella discarica torinese di Basse di Stura per una spesa di circa 1.000 lire al chilo. “Non sappiamo - ha aggiunto il sindaco - fino a quando la discarica torinese potrà accogliere questi rifiuti speciali”. D’altra parte “nell’azienda - afferma Costa - si lavora a pieno regime. Bloccare le incubatrici che ogni 21 giorni fanno nascere oltre un milione di pulcini e bloccare l’allevamento di oltre 50 mila galline che producono uova per le incubatrici, sarebbe un disastro”.
(ANSA). [dal libro "Dalla fabbrica alla forchetta: sai cosa mangi?" - liberamente scaricabile a questo indirizzo » http://goo.gl/G91N1c]
Per ulteriori informazioni sull'argomento guardare la video-inchiesta "Hatchery Horrors - Gli orrori della produzione di uova" » http://goo.gl/dALvz3"